Firenze, Quartiere 4 – Isolotto Legnaia
Il focus del caso studio a Firenze è il Quartiere 4, in particolare le aree urbane dell’Isolotto, di Legnaia e di Soffiano, che rappresentano un contesto interessante per analizzare temi riguardanti la qualità ambientale, la resilienza al cambiamento climatico e la salute dei cittadini.
Il comparto urbano più vicino al fiume Arno, Isolotto, è caratterizzato dalla presenza di estese aree verdi, che fungono da spazi sociali per la comunità. Le zone di Legnaia e Soffiano sono contraddistinte invece da un’alta densità urbana, da una minor presenza di aree verdi pubbliche e da criticità legate alla congestione delle infrastrutture viarie. Questo a causa dell’intenso traffico automobilistico dovuto soprattutto alla presenza di viale Talenti che funge da elemento viario di separazione tra le zone dell’Isolotto e quelle di Legnaia e Soffiano.
Con quasi 67.000 abitanti, il Q4 è uno dei quartieri più popolosi della città. Tra questi, circa il 27% è composto da persone ultrasessantacinquenni (circa il 26% della media comunale), facendone il quartiere con la maggiore quantità di persone anziane residenti tra quelli di Firenze.
Sulla base di queste considerazioni, il lavoro condotto nell’ambito del progetto-Care è stato sviluppato rispetto all’individuazione di 3 diversi contesti tematici, riguardanti altrettanti percorsi di indagine e identificati come segue:
Data Viewer Loop 1_Il Margine Urbano
Utilizzando il quadro di ricerca UrbanCare, il Building Health Lab in collaborazione con UNIFI ha condotto studi sull’ambiente urbano di questi quartieri. Il prossimo passo sarà quello di utilizzare queste preziose informazioni per condurre un workshop incentrato sulla risoluzione dei problemiorkshop di risoluzione dei problemi.
Buona parte delle aree urbane di Isolotto-Legnaia-Soffiano sono caratterizzate dalla presenza di traffico intenso e di una rete di marciapiedi sconnessa e a volte addirittura inesistente. Ampie strade asfaltate, aree verdi frammentate, percorsi e attraversamenti mal progettati mettono a dura prova i pedoni e offrono agli utenti in generale un’esperienza di bassa qualità ambientale. Le zone pedonali, come le aree di sosta e le fermate degli autobus, sono asfaltate, spesso degradate e non presentano elementi di protezione adeguati (schermature, pensiline, etc,) per proteggersi da condizioni meteorologiche critiche (troppo sole o pioggia).
Le valutazioni vengono eseguite per soppesare le esigenze e i requisiti a livello stradale di bambini, anziani e persone con diversi tipi di disabilità fisiche e/o cognitive.
inondazioni improvvise a causa sia degli effetti negativi del cambiamento climatico che dei problemi di degrado urbano inerenti la quasi totale assenza di superfici permeabili.
Nel Q4, come in molte altre parti della città, la maggioranza dei percorsi è stata realizzata utilizzando materiali impermeabili, che favoriscono la movimentazione carrabile a scapito di quella ciclo-pedonale.
Le analisi condotte sulle superfici pavimentate del sito documentano il livello di porosità e la capacità di ritenzione del calore dei materiali impiegati.
35-36 °C che possono raggiungere anche i 40°C. Questa situazione microclimatica è peggiorata a causa delle caratteristiche fisiche della città, prevalentemente realizzata con materiali lapidei e con poche aree verdi e pavimentate rispetto alla superficie totale. Questa situazione contribuisce a danneggiare l’ambiente ed i parametri di comfort per gli abitanti che, oltre ad avere una percezione del calore amplificata, sono soggetti a gravi rischi sanitari.
Sono state realizzate indagini termiche a livello pedonale in diversi punti per aiutare a identificare i punti di calore pericolosi per le persone e a scapito dell’efficienza energetica.
Molti studi scientifici hanno dimostrato che la presenza di aree verdi all’interno di ambienti urbani densamente edificati può influenzare le condizioni di salute e di comfort delle persone. La perdita di copertura verde, gli alti livelli di emissioni e il carico di particelle sospese, senza dubbio compromettono la qualità dell’aria proveniente dalle vicine fattorie, giardini e altre cinture verdi. Viene misurata la quantità di superficie pavimentata rispetto a quelle verdi e viene stimato il “rapporto biotopo”.
Si misura la quantità di superfici dure rispetto a quelle verdi e si stima il “rapporto di biotopo”.
Il Loop 1 (Isolotto) esplora le caratteristiche dei percorsi marginali del quartiere 4, in particolare partendo dalla fermata del tram di Piazza Batoni, si sviluppa per via Mortuli, il Lungarno dei Pioppi, per arrivare alla piazza dell’Isolotto e a via Torcicoda.
Il Loop 2 (Legnaia) esplora le caratteristiche dei percorsi pedonali che si snodano nell’area più interna del Quartiere 4, che va dal viale Talenti fino alla Scuola Primaria Niccolini. È una zona che presenta diverse criticità a causa di una minore presenza di aree verdi, maggiore densità urbana e un’elevata concentrazione di traffico carrabile (vista anche la presenza della grande arteria di viale Talenti).
Il Loop 3 (Soffiano) esplora i percorsi e gli spazi perimetrali al Quartiere 4 che si articolano tra le scuole presenti tra Legnaia e Soffiano. Come il Loop 2, anche questa zona è caratterizzata da una presenza frammentata di aree verdi e da una densità urbana maggiore.
6.4 Km of field research
Data Analysis Reports
Collaborating partners
Alvaro Valera Sosa, Rosa Romano, Luca Marzi (2021)
DIDA University of Florence
Rosa Romano: Project adminstration, Investigation
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Antonia: Case leader, Investigation
[email protected]
BHL Building Health Lab
Alvaro Valera Sosa: Conceptualization, Methodology, Investigation, Analyses
[email protected]
BHL Building Health Lab
Alvaro Valera Sosa: Original draft, Writing-reviewing, Editing, Design, Administration.
Netra Naik: Original draft contribution; Software, Data curation.
Julia Reißinger: Software, Data curation.
We battle climate change impacts on urban ecosystems and health across different European climate zones.
Co-funded by the European Union.
We support city makers in implementing sustainable development goals with evidence.